sabato 13 dicembre 2008

Tevere 2.0

La notizia sta nella cronaca, la cronaca nella storia, la storia la racconta una sequenza, le immagini. I filmati di YouTube sul Tevere in piena hanno saputo descrivere la notizia. Come era avvenuto per lo Tsunami, il citizen journalism la fa da padrone. I mezzi di comunicazione tradizionale non riescono a essere sulla notizia tanto quanto chi la vive direttamente. Se dobbiamo fare un bilancio di cosa abbiamo visto, rimane nella mente la sequenza dei video amatoriali girati dalla gente comune. Prima giravano i video di gente che filmava dagli autobus le strade allagate, poi arrivavano quelli con le periferie devastate. A Roma arrivano i sacchetti di sabbia per arginare possibili esondazioni a Ponte Milvio. Eccole immagini dei ponti della città che vengono chiusi man mano. Vagano sul fiume decine di tronchi intrecciati misti a spazzatura. Un barcone accartocciato si schianta tra le arcate di ponte Sant’Angelo, proprio sotto al Castello. Questa volta è successo qualcosa di più rispetto al disastro dell'onda anomala: senza la conclusione tragica e veloce, il villaggio globale si è collegato per seguire l'evento, un po' come per l'elezione di Obama. Molte persone l'hanno guardato sul web, molti sono usciti a documentare per poi inserire il loro materiale on-line. Altri invece passeggiavano incuriositi lungo le sponde del Tevere, ma lo spettacolo migliore era l'espressione dei presenti.

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NON SOLO SABATO