mercoledì 24 ottobre 2007

Quale ricetta per il local/global? (esercitazione)

Commentando Chinatown Today e l'inchiesta su San Salvario, Alessandro Consalvi propone di fatto il modello della totale disintermediazione editoriale per la nuova informazione local/global via Web. In sostanza, nessuna "regia editoriale" e solo materiale "grezzo" girato da chi vivendo in un quartiere decide di portarlo online anche senza nessuna competenza nella realizzazione di reportage.

Domande per tutti. Credete veramente che questa sia la "via giusta"? O forse invece della disintermediazione editoriale serve al contrario un nuovo linguaggio editoriale? E poi il global dov'è? Il solo fatto di finire online basta a conquistare una visibilità global? E il problema della lingua? Chinatown Today ad esempio possono seguirlo anche i cinesi immigrati di prima generazione che non parlano italiano e i cinesi in Cina.

ESERCITAZIONE: ognuno cerchi su Internet e pubblichi sul suo blog l'esempio migliore di informazione local/global. Spiegando quale è a suo avviso la "ricetta" migliore. E Alessandro proponga un lavoro che vada nel senso da lui indicato, di possibile realizzazione.

Paolo Liguori

26 Comments:

Blogger Adele Cannistrà said...

E' vero, con web 2.0 devi essere nel posto giusto al momento giusto e avere un cellulare carico munito di telecamera. E' così vasto il panorama delle tue possibilità e così minime le credenziali necessarie per usufruirne che tutta la rete è invasa di video. Non credo che tutto il local messo in web diventi automaticamente global. I problemi della periferia romana non interesseranno mai un giovane calabrese. E soprattutto la lingua rappresenta ancora uno dei problemi più grandi e un ostacolo molto difficile da superare. Ritengo tuttavia, contrariamente a quanto detto dal mio collega Alessandro, che non occorre essere giornalisti o avere uno staff di professionisti per mettere in circolo i propri pensieri attraverso un blog o qulsiasi altro mezzo. Concludo dicendo che non ho trovato un video originale capace di esprimere tutto il senso del local-global. Visitando il mio blog potrete dunque riflettere su un'altra possibilità offerta dal web: rendere noti anche i fatti spiacevoli. Venitemi a trovare. ADELE

26 ottobre 2007 alle ore 02:28  
Blogger Francesca Romana said...

Il 2.0, l'interattività della rete, ha del rivoluzionario. Basta gurdarsi un pò indietro nel tempo. Al di là di quanto un materiale messo in rete possa essere giudicato "grezzo" o meno, si tratta comunque di immissione continua di informazioni, possibile senza nessuna competenza tecnica. Qulcosa da non sottovalutare. Probabilmente non basta entrare in rete per avvalersi dell'appellativo di globale. Però, per quel che mi riguarda, mi incurisiscono i tentativi di informaziione locale in internet, quasi esperimenti a monte di cambiamenti futuri più concreti. E perchè no, meglio organizzati e gestiti. Forse un video strettamente locale non è qualcosa di così grande interesse, ma la rete consente comunque un ampliamento del bacino d'utenza, anche se minimo. Il video che ho pubblicato non è il massimo esempio di "creazione stilistica"; sicuramente è esclusivo.
Francesca Romana Colletti
www.francescaromana.blogspot.com

26 ottobre 2007 alle ore 03:26  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

26 ottobre 2007 alle ore 07:12  
Anonymous Anonimo said...

La vera peculiarità del web 2.0 è rappresentata dalla possibilità di "farsi informazione". Attraverso l'adozione di mezzi d'uso comune (il PC o il semplice telefonino) si ha la possibilità di entrare a far parte di una sorta di meccanismo dove nessuno è indispensabile, ma tutti sono necessari. La pluralità d'opinione, la mancanza di un "imbonitore" che applichi filtri e l'opportunità di poter scegliere la fonte da cui documentarsi, secondo me, sono da considerarsi delle vere e proprie conquiste. Un patrimonio difficilmente valutabile, ma sicuramente di grande entità. La multimedialità ci dà l'opportunità di svincolarci dalla classica informazione, incline ai cliché ed essenzialmente piatta. La possibilità di incrociare punti di vista, anche diametralmente opposti, dà all'informazione una sorta di tridimensionalità e, dunque, il vantaggio di essere valutata a tuttotondo !!!

26 ottobre 2007 alle ore 09:20  
Blogger Fabio Fois said...

La ricetta migliore a mio avviso stà nel fatto che per mirare ad uno sviluppo equamente e correttamente globale, bisogna partire dalla valorizzazione del prdotto locale motivando e supportando i progetti imprenditoriali sopratutto nelle aree meno agiate del mondo.
Ammetto che è stato difficile poter trovare un video che potesse esprimere l'idea di globale e locale senza cadere in cose già viste e già sentite, ma che realtà importanti come quella del microcredito devono avere un sempre più crescente appoggio dall'enorme macchina del web in modo tale che tutti possano conoscere l'idea che ha portato Muhammad Yunus a vincerer il premio nobel per la pace nel 2006. Fabio

26 ottobre 2007 alle ore 09:33  
Blogger valeria raffaele said...

Local-global un mix denso di significati che ho scelto di esprimere attraverso un video di un servizio del Tg2 Dossier, che tratta di una scuola multietnica a Roma in cui si osserva l'integrazione di bambini provenienti da diverse parti del mondo con i bambini italiani.

26 ottobre 2007 alle ore 09:39  
Blogger Il blog di Pietro Giunti said...

Il web 2.0 lo definirei la democrazia dell'informazione. A prescindere dai linguaggi, dalla professionalità, dai mezzi che si ha a disposizione, oggi tutti sono in grado di essere protagonisti ponendo all'attenzione del mondo intero, eventi che altrimenti rimarrebbero locali. Ho scelto questo video proprio perchè, grazie a sistemi come youtube, il fatto ha avuto risonanza anche a livello nazionale.

26 ottobre 2007 alle ore 09:43  
Blogger Elzei said...

Ho scelto di pubblicare sul mio blog un filmato riguardante un borseggio all'interno della metropolitana di Roma. Un esempio di come la comunicazione locale possa essere trasmessa in una rete che abbraccia l'intera comunicazione globale. Lorenzo

26 ottobre 2007 alle ore 09:56  
Anonymous Anonimo said...

Basta un videofonino e con la tecnologia web 2.0 si diventa reporter amatoriali. Un video di scontri a Casal Bertone in una notta di luglio: certo, un giornalista non poteva trovarsi sul posto ma grazie al local chiunque può partecipare al circo mediatico.Non solo spettatori passivi ma anche attori dell'informazione attivi. Questo filmato (ho scelto casal bertone perchè è la zona dove abito) è simile a tutti quei video amatoriali che riprendono gli scontri tra ultras, risse, scontri con la polizia. Tra i capofila in Italia i celebri filmati del G8 di Genova. Ma questi filmati possono diventare global? Non credo che basti metterli in rete perchè diventino global.. Ovviamente possono essere visualizzati da chiunque,ma questo non basta. Penso che un minimo di regia dietro a qualsiasi filmato sia indespensabile. Senza nessuna 'regia editoriale' sarebbe l'anarchia. Non credo, come sostiene il collega Consalvi, che sia questa la nuova frontiera. Certo un nuovo scenario e un fondamentale supporto ai tradizionali media, ma che comunque va regolarizzato. Serve un codice, un linguaggio editoriale perchè si possa stabilire se il filmato sia autentico e con un minimo di autorevolezza. Non tutti abbiamo gli strumenti per farlo...altrimenti sarebbe come dire che siamo tutti poeti perchè sappiamo scrivere una poesia. Ma per scrivere una poesia serve conoscere la metrica...
Mirko Manico (www.ilmarletta.blogspot.com)

26 ottobre 2007 alle ore 10:08  
Blogger Barbara Crimaudo said...

Il video commentato oltre ad essere un fatto local su web 2.0 è diventato global! Soprattutto in rete l'autore offre l'opportunità di far conoscere il paese natale! n

26 ottobre 2007 alle ore 10:12  
Blogger SALVATORE said...

il filmato che ho scelto credo che dimostri come il local possa sul filo della rete avere una dimensione globale. Senza filtri e in tutto la sua autenticità mostra il degrado di Afragola(Na) con gli occhi di un ragazzo.

26 ottobre 2007 alle ore 14:32  
Blogger Chiara Di Mizio said...

Sul mio blog ho scelto di pubblicare un video riguardante la mia esperienza Eramsus in Svezia: è un esempio di come un video "local", girato da una piccola comunità di studenti, possa diventare "global" e visibile in ogni angolo del mondo.

27 ottobre 2007 alle ore 00:10  
Anonymous Anonimo said...

ho scelto di pubblicare sul mio blog,un video riguardante la periferia di torino e precisamente un documentario sull'abbattimento di una palazzo, per la maggior parte abitato da operai fiat, nelle vicinanze degli stabilimenti di mirafiori.
credo che rappresenti bene un esempio di video "local" che grazie al web diventa potenzialmente di dominio pubblico.

27 ottobre 2007 alle ore 00:11  
Blogger Federica said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

27 ottobre 2007 alle ore 02:00  
Blogger SALVATORE said...

Ecco un'altro esempio di un giornalismo che si muove su più livelli. Non solo le rotatorie e il tubo catodico ma anche il web affinchè nessuno possa censurare la verità. E' un fatto che non riguarda solo una nazione ma l'area più turbolenta del mondo.

27 ottobre 2007 alle ore 02:05  
Blogger Federica said...

il video che ho scelto di pubblicare non è nè di cronaca nè di informazione...ma secondo me è un bell'esempio di local che diventa global...se vi va guardatelo e commentatelo...
Federica Tagarelli
www.fedetaga.blogspot.com

27 ottobre 2007 alle ore 02:16  
Blogger Simona said...

Il video che ho scelto di pubblicare mostra le strade di un paesino della provincia di Matera in cui da molti anni non vive più nessuno, un vero e proprio paese fantasma. Un esempio di come chiunque,grazie ad internet,possa mostrare la piccola realtà che lo circonda a un numero potenzialmente infinito di persone.

29 ottobre 2007 alle ore 13:38  
Blogger Francesca Romana said...

Ecco una seconda scelta. Questa volta ho pubblicato un video riguardante il G8 di Genova: esempio forse scontato, ma a mio avviso significativo del fenomeno della diffusione di video amatoriali in rete. E senza dubbio di video diventati immediatamente di interesse pubblico, globale. Quello scelto non riguarda gli scontri tra manifestenti e polizia, ma la semplice documentazione del contesto in cui sono avvenuti determinati eventi.
Francesca R. Colletti

30 ottobre 2007 alle ore 14:17  
Anonymous Anonimo said...

Salve professore. Ho postato un video interessante (ne ha parlato anche Panorama) che mette in risalto le capacità di internet di fare network.

31 ottobre 2007 alle ore 18:12  
Blogger Valentina said...

Prof. ho inserito un video nel mio blog, inerente l'esercitazione sul local/global... forse come connessione è un pò forzata?

1 novembre 2007 alle ore 06:05  
Blogger Gonzalo said...

Non ho potuto spulciare YouTube per motivi di tempo ma ho comunque lasciato un link a video e immagini che traducono alla perfezione il mio intendimento.
(Il commento è sul post del 26 ottobre, sotto il titolo 'Esercitazione'.)

1 novembre 2007 alle ore 07:41  
Blogger Fabio said...

Salve professore ho inserito un nuovo post riguardo la questione local/global. A presto, Fabio Germani

2 novembre 2007 alle ore 10:41  
Anonymous Anonimo said...

Arrivare alle 18 e non trovare nessuno. Un avviso no eh?

2 novembre 2007 alle ore 13:12  
Blogger Paolo Massa said...

baby prodigio su youtube: da local a global? di certo una tendenza da non sottovalutare...

9 novembre 2007 alle ore 11:51  
Anonymous Anonimo said...

molto intiresno, grazie

22 novembre 2009 alle ore 11:25  
Anonymous Anonimo said...

molto intiresno, grazie

22 novembre 2009 alle ore 11:25  

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